Il Video di Jefa
Ho aspettato a pubblicare il video di Jefa (quelli che vedete qui sopra) per oltre due mesi. Tutto quello che succedeva nel mondo non mi faceva sentire quello come il momento “giusto”. Quando lavori, in questo caso ad un clip, coinvolgendo persone meravigliose e piene di talento… vorresti trasmetterlo in mondovisione. Invece ora, in cui iniziamo a mettere date per la ripresa, penso che sia il momento giusto di presentarvelo. Il momento in cui possiamo dedicarci anche alla musica nuova. Ad un messaggio di speranza.

Una donna nel 2020
Jefa porta in dote, al mio percorso, un messaggio forte. Dedicato alle donne di oggi, donne che sanno scegliere. Che hanno la forza per essere sensuali, allegre e indipendenti. Ma che mai perdono il potere e la natura della loro essere femmina. Penso anche alle tante donne non capite, maltrattate addirittura abusate. La femminilità deve potere essere anche allegria, mai obbligo. Jefa è una storia che parla di emancipazione.

La location
Ho scelto il Venus Club di Milano, perché cercavo un locale con delle caratteristiche precise e che avesse il palo per la pole dance. L’idea, l’inversione dei ruoli, iniziale era di fare ballare il coprotagonista di questa storia direttamente sul palo. Però ho scelto un ballerino bravissimo, di cui vi parlerò in un prossimo post, che si chiama Giulio Dilemmi. Peccato che sia un gigante, non solo artisticamente, sul palo proprio non ci stava. Poi, nel finale, siamo riusciti a non sprecare questa caratteristica del palco del locale. La parte terminale del video è una festa, però non vi voglio spoilerare sappiate che è stata la parte dove ci siamo divertiti tutti, davvero liberatorio.

Arriva il giorno
Il giorno delle riprese potrei alimentare una portaerei con la mia tensione. Ma anche illuminare New York per una settimana. Tesa e preoccupata per giorni, poi iniziamo a girare e sparisce tutto. Con il tempo e con l’esperienza ho imparato a dominare questo processo creativo, mentre lo faccio meno nei giorni precedenti. Girare un videoclip è davvero un’esperienza unica perché oltre al lato artistico curo anche quello imprenditoriale. Non ci sono solo le coreografie o le luci, ma si deve pensare a fare mangiare le persone e a rendere per tutti piacevole questa esperienza.
Mentre ti truccano, ti pettinano, ti aggiustano i vestiti e tu ripassi tutto quello che è da girare. Tutte queste cose spariscono appena si finisce il lavoro, compreso. il montaggio che seguo in prima persona. Allora resta solo una cosa a tenermi compagnia: la soddisfazione di essere riuscita a tramutare quello che avevo pensando per il video di Jefa in realtà.

Ringraziamenti
Hanno partecipato a questo video: Irene Colombo, Dalila Dahou, Gianfranco Saia, Elena Calone, Nathalia Batista, Baraka Marama, Alessandra Centola, Marco Carletti, Rossella Macis, Valentina Romano, Paola Alberi, Massimo Taddei, Teresa Vullo. Chanda Zanardi’s Rhodesian Ridgeback. Un grazie particolar a Marco Trombini (che ha curato anche il catering ma non si è negato come comparsa) ma soprattutto Barbara Amato Belli. Dei ballerini ho già scritto qui, ma ritorno a dire che sono stati proprio grandi! De Il Meneghello (per i tarocchi) ci sarà spazio presto con un post nei prossimi giorni, se lo meritano. Il regista del video è Davide Enrico Agosta, il make-up artist è Mommo Silveira. Mentre dei costumi abbiamo già parlato qui ma sono dello straordinario Luca Malaguti

Info
Foto di Matteo Ricci e www.fabioricci.it